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TensorFlow è l'arma di Gmail contro lo spam

Pubblicato il 08.02.2019

La lotta allo spam di Gmail passa anche (e non solo) dall’impiego di TensorFlow. Il gruppo di Mountain View afferma di essersi affidato al proprio framework di machine learning, lo stesso reso disponibile agli sviluppatori di terze parti, per istruire gli algoritmi che senza soluzione di continuità si occupano di analizzare ed eventualmente filtrare i messaggi in arrivo nelle caselle di posta elettronica, semplificando così la vita agli utenti.

Gmail combatte lo spam con TensorFlow

Stando a quanto afferma bigG sulle pagine del blog ufficiale dedicato alle soluzioni cloud, questo permette di bloccare circa 100 milioni di messaggi aggiuntivi ogni giorno, evitando che i destinatari debbano eliminarli manualmente o possano correre il rischio di inciampare in qualche truffa o campagna di phishing. Una cifra importante, ma che si riduce a una media pari a una manciata di email per ognuna delle utenze se si pensa che il servizio raccoglie approssimativamente 1,5 miliardi di iscritti attivi su base mensile. Considerando però come secondo Google i filtri standard in azione già riescano a impedire al 99,9% dello spam di raggiungere l’obiettivo, ecco che quei 100 milioni in più fanno la differenza.

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